Scatta oggi, lunedì 26 settembre, l’operazione delisting di Tod’s. Fino al 25 ottobre, i possessori di azioni del gruppo marchigiano possono aderire all’OPA (Offerta Pubblica d’Acquisto) lanciata da DeVa Finance, società controllata da Di.Vi. e riconducibile a Diego Della Valle. Valore: 40 euro per azione, per un corrispettivo massimo di circa 338 milioni di euro. Nel frattempo, sul fronte retail, Tod’s lascerà uno dei suoi negozi di riferimento, quello in Galleria Vittorio Emanuele, a Milano. Location ambita: non a caso si è accesa subito l’asta dei nuovi pretendenti.
Il giorno dell’OPA
Lo scorso 23 settembre la Consob ha approvato l’OPA con la quale la famiglia Della Valle intende rastrellare i titoli sul mercato per arrivare a possedere il 90% del capitale sociale del gruppo Tod’s. L’altro 10% è di LVMH. L’offerta è di 40 euro per ogni azione. Se tutto filerà liscio, entro fine ottobre, il titolo Tod’s sparirà dalla Borsa di Milano. Il Sole 24 Ore riporta che il fabbisogno finanziario dell’operazione è arrivato con un prestito a medio termine di 420 milioni di euro erogato da un pool di banche formato da BNL BNP Paribas, Crédit Agricole e Deutsche Bank. A garanzia del quale, Di.Vi ha dato in pegno il 49% di Tod’s Group.
Valorizzazione dei marchi
Oltre al delisting del titolo, l’obiettivo finale di Della Valle è quello di valorizzare i singoli marchi (Tod’s, Roger Vivier, Hogan e Fay) anche attraverso la costituzione di 4 società singole: una per brand. Un’altra curiosità è riportata dal Corriere della Sera. Il fondo attivista newyorkese Tabor Asset Management (azionista con lo 0,4%) ha inviato una lettera per chiedere al CdA Tod’s “di interloquire con DeVa al fine di ottenere un incremento del prezzo di offerta”.
Addio alla Galleria
Mentre se ne va dalla Borsa, Tod’s esce pure dalla Galleria Vittorio Emanuele di Milano e si scatena l’asta. Secondo quanto riporta La Repubblica, lo spazio che Tod’s si appresta a lasciare è stato diviso in due lotti. Il primo, da 188 metri quadrati, è conteso da Loro Piana, Samsonite, Damiani, Swarovski, John Richmond e Chanel. L’asta verrà aggiudicata al migliore offerente partendo da un canone minimo di 545.000 euro. Il secondo lotto, da 126 metri quadrati, vedrà invece competere Sartoria Rossi e Damiani. Base di partenza 365.000 euro. (mv)
Foto Imagoeconomica
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