I risultati saranno presentati ad agosto. Ma UBS si esercita nelle previsioni e stima un calo del 6% per 293 milioni di euro complessivi di fatturato. Insomma, Ferragamo non riparte neanche nel trimestre aprile – giugno 2024 e i mercati si regolano di conseguenza: dopo la raccomandazione di vendita di UBS, a Piazza Affari il titolo del brand ha perso il 12,66% nella sola giornata del 27 giugno.
Ferragamo non riparte
Certo, mal comune mezzo gaudio. Ma per Ferragamo è una magra consolazione che nello stesso report UBS tratteggi “un contesto poco incoraggiante” per l’intero settore, con tagli al target price anche di aziende che continuano a performare positivamente come Brunello Cucinelli. Resta il giudizio sostanzialmente negativo per le sorti del brand toscano, che sotto la guida creativa di Maximilian Davis e quella manageriale di Marco Gobbetti cerca di spezzare una situazione di stallo che si protrae da due anni. Gli analisti dell’istituto svizzero professano “una visione sempre più cauta della traiettoria di inversione di tendenza”, si legge su Il Sole 24 Ore. Il secondo trimestre del 2024 andrà meglio del primo, ma pur sempre in calo del 6% su base annua, nonché con un andamento “tra i più deboli del settore”. Il target price scende da 9,5 a 9 euro per azione.
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