Kiton va alla conquista del Giappone. E accende i riflettori sul fascino che esercita il Paese del Sol Levante. Quest’anno vi sono approdati con il primo negozio alcuni marchi emergenti come Gemmyo e Studio Nicholson. Mentre griffe consolidate come Hermès ampliano il numero di punti vendita. Il perché è facile: Tokyo è munifica. Secondo il BoF-McKinsey State of Fashion 2025, il mercato della moda di lusso è cresciuto del 25-30% in Giappone nella prima metà del 2024. E si prevede una crescita anche nei prossimi anni.
L’approdo di Kiton
Kiton è uno degli ultimi marchi del lusso ad andare alla conquista del Giappone. Dopo aver fondato Kiton Japan nel 2023, il marchio partenopeo ha aperto il suo primo negozio diretto in Giappone a Tokyo Plaza Ginza (in foto a destra), di fronte a una boutique Hermès. Il Giappone è storicamente un mercato importante per l’azienda campana. Il CEO di Kiton Antonio De Matteis ha sottolineato a WWD il “momento positivo” del mercato nipponico. “Il Giappone è in fermento e ci sono molti turisti dagli Stati Uniti, dalla Thailandia, dalle Filippine e dal resto dell’Asia-Pacifico”. De Matteis sta già valutando la possibilità di aprire altri store tra Tokyo e Osaka, mentre il brand chiuderà il 2024 con una crescita dei ricavi superiore al 10%.
Appeal nipponico
Secondo il BoF-McKinsey State of Fashion 2025, dicevamo, il mercato della moda di lusso in Giappone vale tra 20 e 25 miliardi di dollari alla fine del 2023. Poi è cresciuto del 25-30% nel primo semestre 2024. E si prevede una ulteriore crescita tra l’8 e il 12 % nel 2025, mantenendo la sua posizione di destinazione top per lo shopping di lusso negli anni futuri. Grazie a una pluralità di fattori. Il primo è la svalutazione dello yen. La valuta ha toccato il minimo degli ultimi 38 anni rispetto al dollaro nel luglio 2024. Ciò ha attirato acquirenti da tutto il mondo, con il record di vendite duty-free. Il secondo è che gli arrivi dei turisti in Giappone sono tornati ai livelli pre-pandemia. Il Paese del Sol Levante ha visto una crescita dei turisti del 66% nella prima metà del 2024 rispetto al 2023 e del 7% rispetto al 2019, grazie a visitatori provenienti da Corea, Cina, Taiwan e Stati Uniti. Il terzo è la robustezza della domanda, con i clienti giapponesi che costituiscono una quota significativa delle vendite di lusso. (mv)
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