“Somebody’s moral is somebody else’s life”. Tradotto: “La morale di qualcuno è la vita di qualcun altro”. Mentre PETA attacca Louis Vuitton sulle pelli di struzzo, il CEO della maison francese, Michael Burke, sottolinea l’estremismo di queste associazioni, accusandole di non accettare il dialogo. La fa in un’intervista ad ampio raggio pubblicata da Business of Fashion. In essa, senza fare esplicito riferimento a PETA, Burke pone una domanda piuttosto scomoda. La pone in generale, ma il riferimento alle sigle estremoanimaliste è ovvio: “Si vuole davvero che un’intera catena di approvvigionamento scompaia? Far scomparire migliaia di piccole aziende: è questo ciò che si vuole?”.
Se la morale di qualcuno è la vita di qualcun altro
“Quando ci sono estremisti che prendono in mano la conversazione, non c’è dialogo. Si finisce sempre con un ordine di divieto. E questo è molto raramente produttivo. Nella stragrande maggioranza dei casi, è molto meglio avere una discussione” dice Burke. Il quale sottolinea che Louis Vuitton può, pure, impegnarsi a fare quasi tutto ciò che le viene richiesto. Ma così facendo, soltanto pochissime piccole aziende della sua supply chain sopravviverebbero. Quindi: “Quale alternativa?”. Eccola: “La cooperazione, per arrivare a riduzioni ragionevoli su vari prodotti che non dovremmo più utilizzare, e consentire alle nostre catene di approvvigionamento e ai piccoli marchi di continuare a sopravvivere”. Altrimenti, si avrebbero “centinaia di migliaia di posti di lavoro persi per cosa? La morale di qualcuno è la vita di qualcun altro” conclude il CEO di Louis Vuitton.
PETA attacca Vuitton
Caso vuole che, mentre l’intervista a Burke esce su Business of Fashion, PETA attacchi LV per i presunti maltrattamenti che subirebbero gli struzzi dei quali, poi, la griffe, utilizza la pelle (nella foto, tratta da it.louisvuitton.com, uno zaino in struzzo firmato Vuitton). Secondo quanto riporta Fashion United UK, PETA ha inviato una lettera a Louis Vuitton dettagliando alla sua maniera questa accusa. L’obiettivo, messo nero su bianco dagli animalisti, è costringere Louis Vuitton ad allinearsi con gli altri marchi che hanno bandito pellicce e pelli esotiche. (mv)
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