Raddoppiare il giro d’affari e arrivare in 5 anni al miliardo di dollari. Una nuova proprietà vuol dire un nuovo piano industriale: quello definito dai cinesi Shandong Ruyi, gruppo con diverse partecipazioni nella filiera della moda (incluso SMCP), per Bally prevede l’espansione delle vendite nella regione Asia Pacifico, crescita per la quale è propedeutica l’apertura (ormai prossima) del flagship store a Pechino. Lo ha spiegato Frédéric de Narp, ceo della griffe ceduta dai tedeschi di JAB in un più ampio piano di disinvestimento dal lusso, a Milano Finanza Fashion. “Non è stato facile trovare l’interlocutore giusto che capisse l’heritage di Bally e il suo potenziale – sono le sua parole –. Quando abbiamo incontrato Ruyi è stato subito chiaro che avremmo trovato un accordo”. I dettagli finanziari dell’accordo non sono stati divulgati, ma si parla di 700 milioni di euro per un brand che ne ha fatturati 400. Il closing è atteso per la prossima estate.
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