Il Pinault “frustrato” che zittisce PETA e, così facendo, incassa gli applausi degli azionisti. “Siamo pronti a collaborare con voi, anche se continuiamo a utilizzare pelli esotiche” ha detto il CEO di Kering. È successo ieri (giovedì 25 aprile 2024) a Parigi durante l’assemblea generale annuale della multinazionale. Quest’anno il titolo è sceso di quasi il 17% e gli ultimi risultati trimestrali sono particolarmente negativi a causa di Gucci. “Ovviamente siete delusi, siete anche frustrati, e nessuno lo è più di me, ve lo assicuro”, ha detto Pinault agli azionisti. Poi ha cambiato tono di voce quando – infastidito – ha affrontato, e respinto, un rappresentante di PETA. Ecco com’è andata.
Frustrato da Gucci
Quando si riprenderanno Gucci e Kering? François-Henri Pinault (nella foto Shutterstock 2024) ha indicato una deadline: la fine del 2024. “Siamo determinati a ottenere miglioramenti già alla fine di quest’anno e nel 2025” ha detto il CEO di Kering agli azionisti. La dichiarazione è in linea con gli analisti HSBC. “La svolta positiva di Gucci nel terzo trimestre è ancora un’ipotesi ottimistica che non condividiamo. Riteniamo che il rimbalzo debba concretizzarsi nel quarto trimestre. Altrimenti, si porranno ulteriori domande sul riposizionamento e sulla gestione del marchio. Ovviamente siete delusi, siete anche frustrati, e nessuno lo è più di me, ve lo assicuro. La diagnosi è stata fatta, tutti i team sono al loro posto. Siamo concentrati al 100% sull’esecuzione del nostro piano d’azione”.
Pinault Zittisce PETA
Nel corso dell’assemblea c’è stato l’intervento di un rappresentante di PETA, che ha affermato come una recente indagine abbia scoperto crudeltà negli allevamenti in Thailandia che forniscono pelli di rettile a una conceria di proprietà Kering. L’accusa è che, di fatto, nulla sarebbe cambiato nella filiera di approvvigionamento. Pinault lo ha interrotto con un tono di voce fermo e diverso da quello contrito usato fino a quel momento. “La fermerò subito. Non posso permettere che si dica che non è cambiato nulla e che tutte le nostre iniziative sulla sostenibilità siano greenwashing”, ha detto Pinault, come riporta WWD. “Stiamo facendo ogni sforzo possibile. Abbiamo documenti sul benessere degli animali che sono molto all’avanguardia. Sono assolutamente contrario a questo tipo di situazione. Siate certi che siamo pronti a collaborare con voi per porre fine a questo tipo di pratica. Anche se – ha precisato Pinault – continuiamo a utilizzare pelli esotiche“. Le osservazioni del magnate francese sono state accolte da un applauso dell’assemblea. (mv)
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