Il progetto del nuovo polo di Fendi a Serravalle Pistoiese sembra vacillare. La costruzione del nuovo stabilimento in località Ponte Stella, destinato alla produzione di borse, cinture e piccola pelletteria nonché alla logistica, è a repentaglio. Così come gli oltre 200 nuovi posti di lavoro annunciati dalla maison alla fine del 2023. Secondo quanto riporta Il Tirreno (che si basa al momento su indiscrezioni), “dopo aver fatto scadere l’opzione per il terreno dove sarebbe sorto lo stabilimento, il consiglio d’amministrazione di Fendi avrebbe addirittura già deliberato il passo indietro”. Un dietrofront che si ipotizza possa essere l’amaro frutto della crisi congiunturale in corso per il mercato del lusso e delle divergenze tra brand e Comune.
Il nuovo polo di Fendi a rischio
Secondo le primissime stime, il nuovo fabbricato doveva essere pronto entro il 2025. Nell’immobile costruito da Fendi nella provincia di Pistoia avrebbero dovuto convivere produzione, logistica e uffici del marchio, impiegando circa 270 addetti. Ai lavori di realizzazione dello stabilimento doveva anche conseguire la rivalutazione urbanistica dell’area, di cui facevano parte un parcheggio pubblico da 2.700 metri quadrati e un’area verde. Un progetto importante che, dopo varie proroghe e rallentamenti, sembrerebbe andato in fumo.
Il dietrofront
Fendi avrebbe fatto marcia indietro sul suo progetto. Questo è quello che trapela dalla stampa locale. Ma si attendono ancora comunicazioni ufficiali da parte della maison del gruppo LVMH. Da alcune settimane le intenzioni della griffe erano state messe in dubbio anche dall’amministrazione comunale di Serravalle Pistoiese. Nell’ultimo consiglio comunale del 31 luglio, come scrive Il Tirreno Pistoia, il capogruppo di maggioranza Stefano Agostini, rispondendo a un’interrogazione dell’opposizione sullo stato dei lavori, aveva mostrato ottimismo. Perché? Fendi non aveva mai dato comunicazione di un ripensamento. Tuttavia, aveva anche già prefigurato una sorta di “piano B”, come racconta La Nazione, ribadendo l’intenzione dell’amministrazione di “dare il la” alla nascita di un “polo della moda” a Ponte Stella e di aver registrato l’interesse da parte di altri marchi ad approdare sul territorio, qualora il progetto Fendi non fosse andato in porto.
Il “Piano B”
Secondo le indiscrezioni intercettate dal quotidiano Il Tirreno, “dopo aver fatto scadere l’opzione per il terreno dove sarebbe sorto lo stabilimento, il consiglio d’amministrazione di Fendi avrebbe addirittura già deliberato il passo indietro”. A quanto pare, per l’azienda il venir meno alla convenzione non dovrebbe comportare penali. Si vocifera che i tentennamenti sull’avanzamento dei lavori non siano mancati (si contano 60 riunioni tra le parti) e che Fendi abbia posto resistenza nel realizzare una pista ciclabile intorno allo stabilimento, come invece richiesto dal Comune. A detta del consigliere Agostini potrebbero già esserci altri interessati a costruire nella stessa zona, un altro brand della moda del lusso “sempre francese famoso e prestigioso, tra i primi al mondo”. (mvg)
In foto a sinistra una veduta di Serravalle Pistoiese, a destra articoli Fendi
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