Una ricerca condotta dal gruppo bancario svizzero UBS, ha esplorato gli acquisti nel lusso di un campione di 3.000 Millennials (18-35 anni) provenienti da Cina, Stati Uniti ed Europa. Se l’analisi partiva già dal presupposto che nel 2017 gli incrementi del settore sono “dovuti all’85% a questa fascia di consumatori”, UBS rafforza il concetto scrivendo che saranno loro i responsabili del 45% della spesa dei prodotti di lusso entro il 2025. Per il pubblico dei nati negli ’80-’90, i brand di riferimento sono Gucci e Louis Vuitton. A proposito dei canali di acquisto, quello online è il più gradito, ma i negozi fisici rimangono in cima alle preferenze”. Il report di UBS indica che i Millennials cinesi sono responsabili del 30% degli acquisti del lusso, davanti a statunitensi (23%), europei (19%) e giapponesi (11%). Una recente nota pubblicata lunedì scorso da Bloomberg, annota comunque diverse propensioni d’acquisto in base alla regione geografica di origine: “I millennials cinesi destinano ai beni voluttuari il 20% del reddito, cifra che rispecchia quella delle altre fasce di consumatori. Negli USA ed in Italia la spesa è invece superiore a quella degli acquirenti più anziani”. (pt)
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