Più novità, meno produzione? Miuccia Prada: “Contraddizione totale”

Le grandi manovre di Prada: sostenibilità, finanza, co-lab

Da un lato, buyer e consumatori che vogliono continue novità. Dall’altro, la sostenibilità, in un’ottica di riduzione dei consumi, degli sprechi, degli scarti. Un evidente cortocircuito che ha influenzato le collezioni di Prada (a Milano) e Miu Miu (ieri a Parigi). E sul quale si è espressa Miuccia Prada.

Il Prada-pensiero
In varie, recenti interviste, Miuccia Prada ha esternato la propria posizione sulla questione: “Cosa risponde a chi chiede novità? Che bisogna consumare meno, però tutti vogliono novità. E quindi consumare di più. È una contraddizione totale” (fonte, MF Fashion). Ancora: “La sensazione è che ci sia troppo di tutto, che il mondo sia intasato. E allora c’è chi invoca lo stop della produzione per eliminare il surplus. Giusto, ma se ci fermiamo, il Paese crolla. Quindi, che si fa?” (fonte, Repubblica).

 

 

Più pratica e meno concettuale
Idee che hanno ispirato Miuccia Prada nello sviluppo di una moda dove la creatività non è fine a sé stessa. È abbinata alla praticità e dove, parole della stessa imprenditrice “è lo stile che prevale sulla moda”. “Ho in mente vestiti e oggetti che le donne abbiano voglia di mettersi. Sennò uno non vede il senso della nostra industria, che è creativa e pensante. Deve servire a fare dei vestiti che abbiano un senso, che aiutino le persone a vivere meglio”.

Miu Miu
Il tema della collezione Miu Miu è il disegno naïf. In passerella si vedono cappotti smanicati in pelle o vinile decorati con maxifiori. Le borse sono in pelle. Sono rigide, manici compresi, e somigliano a panieri o sono morbide con il manico a nodo. Ai piedi gli stivali con il tacco alto, le stringhe maschili e si stringono alla gamba fino al ginocchio. I sandali in pelle metallizzata e le ballerine in pelle intrecciata. (mv)

 

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