Poltrone creative: Colagrossi lascia Ungaro, Ghesquière vorrebbe fare (anche) da solo. Chi sceglie Lanvin?

Direttori creativi: una certezza e due ipotesi. La certezza è che dopo due sole stagioni Marco Colagrossi (a sinistra) non è più il direttore creativo di Ungaro e che non è stato nominato un successore. Per ora lo sviluppo creativo è svolto da un team interno guidato da Roy Luwolt, proprietario di Malone Souliers, brand licenziatario delle calzature Ungaro da dicembre 2017. La prima ipotesi è quella che vuole Bruno Sialelli alla direzione stilistica di Lanvin. Sialelli, dal 2016 direttore creativo del menswear di Loewe, è l’ultimo nome in pista per accasarsi presso la griffe francese. Dopo il burrascoso divorzio da Alber Elbaz nel 2015, e i rapidi passaggi di Bouchra Jarrardi e Olivier Lapidus, il proprietaro cinese di Lanvin, Fosun International, è, dunque, ancora alle prese con “il casting”. La seconda ipotesi è che Nicolas Ghesquière (a destra), capostilista di Louis Vuitton, starebbe per lanciare il proprio marchio. O, almeno, potrebbe lanciarlo. Secondo quanto ha dichiarato al canale francese TMC, nel maggio scorso è stato rinnovato il contratto tra lui e la griffe per una durata “non inferiore ai cinque anni”, ha detto Ghesquière. Il nuovo contratto prevederebbe anche la possibilità di lanciare il proprio marchio, magari finanziato proprio da LVMH. Lo stilista ha risposto, però, in modo elusivo rispetto una data probabile di lancio. (mv)

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