Prada, Bertelli vuole Guerra per traghettare il gruppo al figlio

Prada, Bertelli vuole Guerra per guidare la successione del figlio

Patrizio Bertelli avrebbe scelto. E per guidare la transizione del gruppo Prada dalla sua guida a quella del figlio Lorenzo vorrebbe ingaggiare Andrea Guerra, manager di lungo corso attualmente a capo di Hospitality Excellence nonché membro del comitato esecutivo di LVMH, da cui è in uscita. Che Patrizio voglia rinunciare alle redini della holding nell’arco di massimo cinque anni è cosa nota dall’ultimo market capital day. Che Guerra possa seguire ad interim la formazione del figlio è un’indiscrezione pubblicata da Repubblica.

Trattativa avanzata

Secondo la Repubblica, “la decisione sarebbe maturata nelle ultime settimane”, ma non può essere ufficializzata prima di gennaio. Prima “deve essere convocato il consiglio di amministrazione di Prada per definire e approvare le deleghe da affidare a Guerra”. La trattativa tra Bertelli e Guerra sarebbe molto avanzata, al punto che il manager (in carriera già in Indesit, Luxottica ed Eataly, prima di approdare in LVMH) avrebbe già visitato gli uffici milanesi del gruppo.

Perché proprio Guerra

Bertelli conosce Guerra dal 2003, quando il manager lo ha convinto ad affidare la licenza occhiali per i brand Prada e Miu Miu a Luxottica, malgrado Bertelli fosse azionista al 5% della rivale De Rigo. Guerra, oltretutto, ritroverebbe Massimo Vian, che da tre anni è a capo della Direzione Industriale di Prada e che in precedenza è stato suo collega in Luxottica. Ultimo, ma non da ultimo, Repubblica ricorda che Bertelli e Guerra sono entrambi residenti nelle campagne aretine e che negli ultimi anni, complici le limitazioni agli spostamenti internazionali, si sarebbero frequentati quanto mai in precedenza.

In foto (Imagoeconomica) a sinistra Guerra, a destra Bertelli

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