Prada soffre: in 6 mesi ricavi giù del 5,5%. Male tutti i mercati, dall’Europa (-7,7%) al Giappone (-14,2%)

“Il lavoro di complessa ristrutturazione di tutti i processi operativi, finalizzato a dotare il gruppo degli strumenti necessari per imporsi in un mercato sempre più competitivo, prosegue efficacemente ma non può dirsi ancora concluso”. Con queste parole il ceo del gruppo Prada, Patrizio Bertelli, ha accompagnato la presentazione dei dati di bilancio relativi al primo semestre 2017. Sei mesi in cui i ricavi netti complessivi sono scesi del 5,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con ricavi che raggiungono i 1.469 milioni di euro. A registrare una performance particolarmente negativa è l’Europa, dove i ricavi sono scesi del 7,7%, su cui ha pesato in particolare il rafforzamento dell’euro avvenuto nel secondo trimestre. Calano anche Giappone (-14,2%) e Middle East (-11,7%). Flessione più contenuta per il mercato americano (-3,7%) mentre a crescere è stato il mercato dell’Asia Pacifico (+0,4%). “Si conferma l’andamento positivo dell’abbigliamento, in crescita da più stagioni, e delle nuove proposte di pelletteria che hanno avuto un ottimo riscontro in tutti i mercati” ha aggiunto l’amministratore delegato. Buona la performance del ready to wear, sia per Prada che per Miu Miu, con un Ebitda a 279,6 milioni, 19,1% sui ricavi netti, ed Ebit a 166,8 milioni (11,4%). (art)

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