Entro i prossimi 4/5 anni il Gruppo Prada vuole raggiungere un giro d’affari di 4,5 miliardi di euro. Un traguardo che, molto probabilmente, arriverà mentre al timone dell’azienda ci sarà il figlio di Patrizio Bertelli (a destra, foto Imagoeconomica) e Miuccia Prada: Lorenzo Bertelli (33 anni, foto a sinistra) visto che il padre ha annunciato l’intenzione di lasciargli la guida entro i prossimi 3 anni. Intanto, Prada conferma di non essere in vendita e di non cercare un investitore finanziario.
Quota 4,5 miliardi entro il 2026
Nei primi nove mesi 2021 il brand Prada ha registrato ricavi per 1,918 miliardi di euro, +52% sul 2020 e +4% sul 2019. Miu Miu ha dichiarato entrate per 279 milioni, +32% sul 2020 e -13% sul 2019. Il gruppo non ha comunicato i dati degli altri marchi in portafoglio: Church’s e Car Shoe. Nel terzo trimestre le vendite retail sono aumentate del 18% rispetto ai livelli del 2019. “Chiuderemo sicuramente meglio che nel 2019“, ha commentato Bertelli, che ha illustrato i target aziendali a medio termine. In altre parole, entro il 2026 (“4/5 anni”), raggiungere un fatturato di 4,5 miliardi di euro con un EBIT del 20% sul totale dei ricavi. Non solo: Prada vuole anche aumentare il sell out dei negozi diretti del 30-40% e raddoppiare l’incidenza delle vendite digitali per arrivare al 15% del totale retail. Un obiettivo, quest’ultimo, che si fa forte del +400% registrato online nel terzo trimestre 2021 sul 2019.
Tra 3 anni la successione
Il passo successivo riguarda il ricambio ai vertici. Infatti, entro tre anni Bertelli, come scrive Bloomberg, lascerà la gestione di Prada Group al figlio Lorenzo. Sarà, dunque, lui a decidere quando subentrare al padre e se aggregare i 20 siti produttivi (su un totale di 23) che Prada controlla in Italia. Il passaggio generazionale già programmato è un ulteriore segnale del fatto che il gruppo non è in vendita e non sta cercando un investitore finanziario. Sul fronte creativo, Bertelli ha ribadito che la moglie Miuccia “continuerà a lavorare per tutto il tempo che vorrà” smentendo di fatto le ipotesi di un possibile passo indietro e del passaggio di Raf Simons a unico direttore creativo. (mv)
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