L’analisi di Credit Suisse è inequivocabile: “Ci attendiamo almeno altri tre trimestri deboli, con ribasso sia dei margini che dei profitti per singola azione. Raccomandiamo agli investitori di utilizzare il recente rialzo del mercato come opportunità di vendita”. Si parla di Prada e dei suoi risultati finanziari, relativi al terzo trimestre fiscale: -43.8% nei profitti, vendite -5,6% con calo del 9,1 nella pelletteria. Pronta la reazione banche d’affari ad Hong Kong e New York hanno reagito prontamente: “Le prestazioni delle quotazioni di Prada sono al di sotto di quelle del mercato del lusso – scrive Thomas Chauvet di City – con il 32% di perdita a fronte dell’1% di guadagno del settore, pur in arrivo da un ribasso significativo nel 2013 (-7%) contro il +7% del settore. Ma il peggio sembra passato”. In una nota, Bernstein Research sostiene che “mentre reputiamo che la strategia assunta dal management frutterà risultati nel medio termine, per Prada Group le previsioni del breve sono negative”. Da Hong Kong, l’agenzia Sharma commenta: “In base alla volatilità del mercato, in funzione dell’apertura di nuovi negozi e del limitato successo di alcuni nuovi prodotti, la visibilità e la fiducia nel brand restano ridotte”. (pt)
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