Valentino si piazza consecutivo al primo posto per il secondo anno. Il gradino più alto del podio fino al 2016 era appannaggio di Giorgio Armani, che ora, malgrado l’ottima redditività, scivola al quinto posto. Sul podio insieme alla griffe di proprietà del fondo Mayhoola ci sono Furla e Stone Island. Sono i verdetti della 13esima edizione del rapporto Pambianco sulle 80 aziende italiane che non solo pronte per la quotazione in Borsa, ma che hanno le caratteristiche per avere successo a Piazza Affari. Nella top ten del fashion ampio spazio per i brand che offrono anche accessori e calzatura: nel ranking compaiono Golden Goose (quarta), D&G (sesta), Max Mara (ottava) e, a chiudere, Gianvito Rossi (decima). Ad Affari & Finanza, inserto economico de La Repubblica, David Pambianco spiega che tra gli spunti più interessanti del report c’è l’affresco di un settore, seppur non aggregato come il francese, assai vitale: “È interessante notare il numero delle new entry che di volta in volta riescono a scalare posizioni in classifica – le sue parole – e raggiungere dimensioni degne di nota”. I parametri presi in considerazione dagli analisti sono la notorietà del marchio e la fascia di posizionamento sul mercato, insieme all’evoluzione del fatturato, all’andamento dei margini e a quello dell’indebitamento, nonché la quota export.
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