Se finanche l’inflazione rafforza il lusso, è chiaro che il futuro appartenga all’alto di gamma. Nonostante i rischi a breve termine, il settore tornerà a crescere agli stessi ritmi degli ultimi 20 anni: +7% medio annuo. In Borsa i titoli del lusso soffriranno nel 2023, ma recupereranno nel 2024 per poi viaggiare in crescita. Lo dice Credit Suisse. Ancora più positive le prospettive del gestore patrimoniale svizzero GAM secondo cui “il profilo del settore è in miglioramento. L’inflazione aumenta l’appeal del lusso in termini di investimento”
La sfida europea
Gli svizzeri Credit Suisse e GAM sono certi che il lusso continuerà a prosperare. Nonostante tutto. Nonostante la pandemia in Cina, la guerra, l’inflazione. Nessuno lo fermerà, almeno a lungo termine. La banca svizzera però prevede che l’andamento borsistico dei titoli del lusso replicherà quello registrato post crisi del 2008. Per cui nel 2023 le azioni del settore subiranno un forte calo. L’anno successivo torneranno a livelli normali. Dal 2025 in poi il lusso manterrà una crescita media annua stabile intorno al 7%. La domanda in Cina, l’aumento della ricchezza globale e il turismo internazionale saranno i fattori di crescita, insieme alla domanda delle nuove generazioni. A livello di mercati, si legge su modaes, la domanda di lusso in Cina, nonostante la politica zero Covid non solo “è intatta“, ma anche destinata a crescere. Anche negli States è destinata ad aumentare, poiché la Gen Z avrà un grande appetito per il lusso. Le sfide arrivano dall’Europa, dove si sovrappongono potenziale recessione, guerra e crisi energetica. Ma comunque la domanda di prodotti di fascia alta si manterrà su livelli standard.
Pure l’inflazione rafforza il lusso
“Il profilo del settore del lusso è in miglioramento, con margini e free cash flow in aumento. Investire nei beni di lusso significa sfruttare il loro forte potenziale di crescita a lungo termine” sostiene Swetha Ramachandran, investment director, luxury brands equities di GAM. Lo riporta MF Fashion. Secondo l’analista l’inflazione “si attenuerà leggermente nel corso del 2023” ma non può essere associata direttamente ai consumatori del lusso. Anzi, secondo l’analista di GAM: “L’inflazione alimenta l’appeal in termini di investimento”. Le criticità che preoccupano la maggior parte della popolazione non sfiorano i consumatori del lusso e quindi non impatteranno più di tanto sul settore. Proprio per questo, anche le prospettive restano rosee. Per Ramachandran il potere di determinare i prezzi manterrà alta la marginalità dei marchi del settore. (mv)
Foto d’archivio
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