Valentino nel 2019 fa +2,4%, malgrado il calo del volume d’affari di Hong Kong. Già, perché sembra un’epoca fa (ma era ieri) quando il principale cruccio del lusso erano gli effetti sul business delle proteste nell’ex protettorato britannico. Un contesto critico, ma di crescita, come dimostrano i dati della griffe anticipati da WWD.
Valentino nel 2019 fa +2,4%
Il 2020, come sappiamo, è l’anno del Coronavirus. E, infatti, se il bilancio di Valentino ancora non è stato pubblicato dipende dalle restrizioni imposte dalla pandemia. Il Consiglio d’Amministrazione della griffe, controllata dal fondo Mayhoola, si sarebbe dovuto tenere a marzo. A causa del lockdown è stato posticipato (forse) a maggio.
I canali, le incognite
Nel 2019, dicevamo, i ricavi di Valentino hanno raggiunto la quota di 1,22 miliardi di euro. A Hong Kong, dove la griffe gestisce 11 negozi, i disordini hanno comportato la perdita di 20 milioni rispetto al giro d’affari del 2018. Gli investimenti sul canale digitale hanno portato i risultati sperati: le vendite online segnano il +56%. L’ultimo anno per la griffe è stato anche segnato da importanti investimenti nel retail fisico, in Cina e negli States. Lo scenario, però, è stravolto dal Coronavirus: difficile pensare che, anche in questo caso, il ritorno degli investimenti sarà rapido.
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