L’idea dell’economia circolare come occasione per sviluppare un laboratorio di studio e sperimentazione che mette alla prova un centinaio di giovani creativi. È di Hermés, che con il progetto Petit H ridà vita a ritagli di pelle, seta e scarti di cristalli, trasformandoli in “ri-creazioni”: pezzi unici di design, bijoux, portachiavi o borsette. Il progetto non è nuovo, ma per la prima volta sbarca in Italia, a Roma, nel pop-up store della griffe francese di via Condotti. Fino al 30 giugno i “nobili scarti” di Hermés saranno in mostra: dai tabouret rivestiti in pelle, al gioco del domino con tessere giganti, ai pendenti in pelle a forma di Colosseo, tazzina del caffè, Lambretta, cono gelato, arrivando fino alle boxbag (borse a forma di scatola) in coccodrillo con chiusure metalliche ricavate dalle fibbie di cinture. Nel negozio saranno ospitati anche laboratori gratuiti aperti al pubblico, dove si potrà creare oggetti-ricordo utilizzando a scelta ritagli di cuoio, seta e scarti di porcellana e altri materiali.
Quella maniera un po’ chic di intendere l’economia circolare: gli scarti creativi di Hermés Petit H arrivano a Roma
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