Richemont apre all’ingresso di Farfetch in Yoox Net-a-Porter, attività che è in perdita. Tapestry aumenta il posizionamento e i prezzi di Coach e ci guadagna. Nelle note trimestrali dei due gruppi ci sono molti spunti. Soprattutto, si registra che entrambi si sono messi il Covid alle spalle.
I dati di Richemont
Richemont, dunque, è in “colloqui avanzati” con Farfetch. Secondo la nota della società elvetica, le discussioni includono la possibilità che Farfetch diventi azionista di minoranza di YNAP. E che YNAP sfrutti la tecnologia Farfetch Platform Solutions, mentre i marchi di Richemont entrino nella piattaforma Farfetch. L’obiettivo finale è che YNAP diventi una piattaforma senza azionisti di controllo. Richemont, intanto, riporta un semestre superiore alle stime. Il fatturato è di 8,9 miliardi di euro, in aumento del 20% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019. L’utile operativo è quadruplicato a 1,9 miliardi di euro. La divisione che include i marchi moda e accessori è cresciuta del 72% rispetto al 2020 (ma ancora al di sotto del livello pre-Covid).
Anche Tapestry si mette (a suo modo) il Covid alle spalle
Coach sta alzando il suo posizionamento. E di conseguenza anche i listini. La borsa Studio ha un prezzo di 450 dollari nel mercato statunitense, mentre la maggior parte delle borse naviga tra 200 e 300 dollari. Lo evidenzia Business of Fashion. Una politica che sta dando ragione a Tapestry. Nel primo trimestre del suo esercizio fiscale terminato il 2 ottobre 2021, Coach fa +15% rispetto all’analogo periodo del 2019. La stessa fortuna non hanno avuto gli altri marchi del gruppo: Kate Spade segna il -2% e Stuart Weitzman il -23% sul 2019. Complessivamente, le entrate di Tapestry nel suo primo trimestre sono salite a 1,48 miliardi di dollari: +26% rispetto ad un anno fa, +9% rispetto al dato pre-pandemia. (mv)
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