Richemont paga dazio alla pandemia per 1,747 miliardi di euro. Tale è la differenza di fatturato realizzato tra il primo trimestre fiscale 2020 (aprile/giugno) e lo stesso periodo del 2019. Ciò corrisponde a un calo del 47% sia a cambi attuali che costanti. La divisione peggiore è quella Fashion & Accessories che perde il 59%. In Cina le vendite sono cresciute del 47%, grazie anche all’e-commerce.
1,747 miliardi di euro in meno
Il colosso svizzero del lusso ha visto quasi dimezzate le sue vendite durante i primi tre mesi dell’esercizio 2020-2021. Lasciando per strada 1,747 miliardi di euro, gli svizzeri hanno incassato 1,993 miliardi di euro: -47%. Gli analisti citati da zonebourse.com prevedevano un calo minore tra il 33 e il 40%.
Mondo e web
A livello geografico e a cambi costanti, il Giappone registra un calo delle vendite del 64%. Invece America ed Europa vanno sotto, rispettivamente del 61 e del 59%. L’Asia perde “solo” il 29% grazie alla performance della Cina, le cui vendite sono salite del 47%, compreso il botto a tre cifre percentuali dell’online a Pechino. In totale, però, le vendite digitali cedono il 22%. Nella comunicazione dei risultati non vengono indicate le previsioni dei prossimi trimestri. (mv)
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