Quando già la situazione risultava da più parti compromessa, nell’autunno del 2023, Renzo Rosso predicava ottimismo: “Il lusso non va mai in crisi”, diceva. E i fatti, per quanto riguarda il suo gruppo (OTB) e alcune delle maggiori griffe, gli hanno dato ragione. Oggi lo stesso Rosso dice che il 2024 non sarà un bell’anno. “Abbiamo cominciato a vedere i primi numeri di gennaio e febbraio – racconta al Financial Times –. Il 2023 è stato un anno positivo, non solo per noi ma per il lusso. Il 2024 non sarà altrettanto bello”.
Perché non sarà un bell’anno
Ucraina, Israele, inflazione… “Ci sono tanti, troppi problemi nel mondo – riconosce Rosso (in foto, d’archivio) –. È un contesto difficile, ma penso che possiamo difenderci perché abbiamo prodotti unici e belli”. Già, perché per OTB (che controlla tra gli altri Diesel e Marni) la qualità del manufatto è centrale: è un rimedio contro le incognite. “I brand del nostro gruppo sono speciali proprio perché concentrati sul prodotto e non sui trend”.
Investire sulla filiera
OTB ci crede così tanto che è fresca dell’acquisizione del calzaturificio Stephen. “Fino a qualche anno fa non avrei pensato di comprare o diventare partner di aziende della filiera – riconosce –. Ora penso che sia un dovere”. Rosso ne fa una caratteristica che differenzia il suo gruppo da tanti competitor: “Facciamo l’opposto degli altri gruppi del lusso. Gli altri hanno bei brand e li ammiro, ma vanno nella direzione dell’entertainment. Noi siamo concentrati sul prodotto”.
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