Ferragamo inverte la rotta. Dopo vendite in calo per dieci trimestri consecutivi, la griffe toscana batte (anche se di poco) le stime e archivia grazie alla Cina un quarter positivo. Nel periodo chiuso al 31 marzo, le vendite del gruppo Salvatore Ferragamo sono aumentate del 4,3% a 317 milioni di euro (gli analisti si aspettavano 315 milioni di vendite) mentre l’utile netto è salito del 23,5% a 11 milioni di euro. Tra le categorie di prodotto, a cambi costanti e su base annua, le calzature (fetta di oltre il 40% dei ricavi totali) hanno registrato il +7,3%, mentre la pelletteria (ulteriore quota del 40%) è cresciuta dell’8,7%. L’area Asia Pacifico si riconferma per Ferragamo il primo mercato (+7,2%): i negozi a gestione diretta in Cina hanno registrato un incremento delle vendite del 21,2%. Il trend di aprile per la società del lusso “è in linea con i primi mesi dell’anno”, ha spiegato il ceo Micaela Le Divelec nel corso della conference call. “Vorremo lavorare su un approccio più emozionale e coinvolgente” puntando anche “alla fedeltà che siamo capaci di creare nei nostri clienti” ha ribadito. (mv)
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