L’inizio della settimana della moda milanese è un’occasione irresistibile per Greenpeace di mettersi in mostra. Anche questa volta l’associazione ambientalista fa partire un comunicato ripreso dai principali media sulla presenza (presunta) di sostanze tossiche negli abiti e accessori di griffe quali Vuitton (che a Milano non sfila), Versace, Dolce e Gabbana. Immediata la smentita francese. “La sicurezza dei nostri clienti e la protezione dell’ambiente sono questioni che consideriamo molto seriamente e che da sempre sono prioritari per Louis Vuitton”, si legge in una nota del gruppo Lvmh. “Tutti i prodotti sono conformi agli standard internazionali riguardanti l’ambiente e la sicurezza. Riguardo i nostri prodotti (ballerine) citati dall’annuncio di Greenpeace, Louis Vuitton rileva livelli di concentrazione minori di quelli previsti ad oggi dagli standard internazionali”. Inoltre, “le nostre calzature sono prodotte in Italia”. (ag)
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