Oggi il gruppo Armani vale dai 7 ai 10 miliardi di euro. Mentre uno sbarco a Piazza Affari si aggirerebbe attorno una capitalizzazione tra i 5 e i 7 miliardi. Lo sostengono alcuni analisti alla luce del nuovo statuto attraverso il quale il re della moda italiana ha delineato il futuro del suo gruppo. Compresa la successione. Dopo 5 anni dall’entrata in vigore di questo documento, gli eredi potrebbero pensare a una IPO. Secondo gli analisti, Armani ripercorrerebbe oggi in Borsa il successo di Moncler.
Tra i 5 e i 7 miliardi di euro
“L’analista di un’importante banca d’investimento globale ritiene che, se si quotasse oggi, la capitalizzazione del gruppo Giorgio Armani potrebbe aggirarsi tra i 5 e i 7 miliardi di euro”. Lo scrive Mf Fashion che non rivela i nomi degli analisti contattati. Un altro spiega che, per fare lo stesso calcolo in relazione ad aziende comparabili con Armani, si moltiplica per 25 l’utile netto. Quindi, avendo Re Giorgio dichiarato 162 milioni di utile nell’ultimo esercizio, la valutazione odierna oscillerebbe “tra i 4 e i 5 miliardi di euro, a cui andrebbe sottratto un eventuale debito”.
A una condizione
La condizione perché tutto ciò resti valido nel tempo, però, è soprattutto una, dicono gli analisti. In altre parole, Armani, intesa nella globalità della sua offerta, deve essere percepita dal mercato come una griffe posizionata nel “lusso vero” e non percepita come “lusso accessibile”. Se così accadesse, il suo valore si potrebbe dimezzare. Rispettando questa condizione, invece, avrebbe le carte in regola per replicare il successo di Moncler “che ora è quotato 22 volte il suo ebitda”.
Valore di vendita
Ma se oggi Giorgio Armani fosse in vendita, quale sarebbe il suo valore? Per gli esperti, il prezzo di mercato oscillerebbe dai 7 ai 10 miliardi. L’azienda ha un alto valore perché, spiegano sempre gli analisti, è un’azienda unica del lusso a spaziare dal prêt-à-porter all’alta moda, dai progetti hospitality all’arredamento per la casa, fragranze e occhiali. (mv)
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