Il lusso deve far fronte agli effetti diretti e collaterali della guerra in Ucraina e della Russia isolata sul piano internazionale. Alcuni già si vedono, altri arriveranno. Qualche esempio? L’aumento dei costi, le sfide della catena di approvvigionamento e la minaccia della super-inflazione mettono in discussione le previsioni delle aziende del settore. Oltre all’esito del conflitto e all’auspicata e immediata tregua, molto dipenderà da quanto dureranno le sanzioni. Ma anche la Cina ha detto che la sua crescita economica sarà più lenta rispetto agli anni passati.
Gli effetti diretti e collaterali
Per Claudia D’Arpizio di Bain il primo effetto immediato della crisi è lo stop dello shopping di lusso da parte dei russi, sia in patria che all’estero. Condizionano l’attitudine al consumo la svalutazione del rublo e le restrizioni. Lo riporta MF Fashion. In Europa, aggiunge Federica Levato di Bain, si prevedono ulteriori aumenti dei prezzi dell’energia in grado di frenare il PIL e indurre i big spender a contenere i propri acquisti. In pericolo anche il ritorno dello shopping turistico. Negli States la maggiore volatilità del mercato azionario potrebbe intaccare la fiducia dei consumatori.
Quali prospettive?
Per Luca Solca di Bernstein lo scenario peggiore è quello in cui le sanzioni economiche restano in vigore a tempo indeterminato. In questo caso la domanda dei beni di lusso è destinata a crescere solo dell’1% nel 2022. Le sanzioni possono innescare un’ulteriore impennata dei costi energetici e dell’inflazione, con conseguente rallentamento della crescita del PIL globale. La perdita di fatturato dell’alto di gamma potrebbe arrivare a circa 8 miliardi di euro, ovvero il 2-3% in meno sul fatturato globale. Il lusso deve fare i conti anche con i problemi della catena di approvvigionamento e con un mercato cinese in frenata. E nuove ondate di contagi incombono. Più rosee le prospettive di Swetha Ramachandran di GAM. A suo avviso il lusso è in forma e capace di aumentare i margini “a causa dell’impatto degli aumenti dei prezzi” e la liquidità, “il che lo posiziona bene in un periodo di aumento dei tassi”. (mv)
In foto (d’archivio Shutterstock) poliziotti a Mosca
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