CHANEL non indietreggia di un millimetro nella guerra contro il sito di luxury second hand TheRealReal. Anzi, “raddoppia”, visto che (secondo quanto riportato da WWD e da alcuni media cinesi) lo ha nuovamente citato in giudizio.
Dopo la denuncia dello scorso novembre e la risposta del portale, la maison francese ha ribadito che non è stato siglato nessun accordo di rivendita con TheRealReal e non vi è alcuna affiliazione. Per cui, sostiene il brand transalpino, la pubblicità e il marketing di TheRealReal hanno indotto i consumatori a credere che i prodotti siano originali, ma sono mezzi utilizzati per attirare più consumatori. CHANEL si augura che TheRealReal sostenga e mostri ovunque che i prodotti in vendita non sono stati certificati come autentici dalla casa madre. TheRealReal ha chiesto al Tribunale Federale di New York di chiudere il caso, ma la settimana scorsa CHANEL ha ribadito i concetti su cui è basata la sua denuncia, confermando di voler continuare nella sua azione legale. Christine Heerwagen, portavoce di TheRealReal, ha risposto che CHANEL ha promosso questa causa solo per evitare che i clienti rivendano i loro prodotti autentici, magari a un prezzo scontato. Proprio per proteggere il marchio, la maison ha varato di recente un rebranding, affermando che il suo naming/logo è CHANEL scritto in maiuscolo e chi non rispetterà questa modalità di scrittura sarà passibile di denuncia. (mv)
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