La versione in pelle della Maranello Clutch. La pochette simbolo del savor faire Ferrari coniuga l’expertise automobilistica con quella fashion. La lavorazione viene completata all’interno del reparto Selleria e Interni, lo stesso che seleziona i pellami per gli interni delle vetture del Cavallino Rampante. Così, dopo una versione rigida in alluminio, arriva anche il modello morbido in pelle. Nel frattempo, gli analisti si dividono sul futuro del titolo dopo un brillante 2023.
La Maranello Clutch in pelle
La Maranello Clutch è ispirata alla Daytona SP3. La borsa è stata creata per la collezione estiva 2024 dal direttore creativo della Ferrari, Rocco Iannone. L’intero corpo della pochette (rigido, in alluminio) è modellato e verniciato a mano dagli stessi artigiani che realizzano i prototipi delle automobili Ferrari.
Ora anche in pelle
Ogni modello ha una tiratura limitata. Al massimo di 399 esemplari. Oggi ne sono disponibili tre versioni: rosso Dino, rosso Ruby e verde Abetone. Ma ne sono già pronte altre, più morbide, in pelle. Tra queste, un modello in versione mini, medium e maxi. Il prezzo base parte da 5.500 euro. Ma un’edizione limitata ricoperta a mano da 15.000 cristalli Swarovski, durante una cena di gala a New York, ha raggiunto all’asta i 100.000 dollari (fonte Vogue Italia).
Ferrari in Borsa
Nel frattempo, il titolo Ferrari sta faticando in Borsa (-5% nell’ultimo mese). Il motivo? I conti della casa automobilistica di Maranello vanno bene, tant’è che dovrebbe raggiunge prima del previsto gli obiettivi fissati al 2026. Proprio sulla scia di questa positività, il titolo ha vissuto un 2023 brillante (+55% da inizio anno) ed è salito talmente tanto che qualche analista crede abbia raggiunto una quotazione fin troppo elevata. Crescere ancora, quindi, sarà più difficile. Per questo, Intermonte ha abbassato sia la valutazione del titolo (da outperform a neutral) sia l’obiettivo di prezzo (da 369 a 361 euro per azione). Equita, invece, ha rivisto leggermente le stime sul gruppo per il biennio 2025 e 2026, ma non la valutazione del titolo. Quindi, il rating resta hold. Per Bernstein, il Cavallino potrebbe ridimensionare le aspettative per il 2024 che, spiegano gli analisti. “Sarà un anno cruciale che potrebbe sorprendere per le future opportunità e ambizioni di crescita” (fonte Morningstar). (mv)
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