Ci risiamo: ogni volta che un direttore creativo salta, Alessandro Michele è tra i papabili per rimpiazzarlo. Questa volta si è liberato un posto in Givenchy (LVMH), che ha appena salutato Matthew M. Wiliams, e al timone della maison c’è chi vede l’ex Gucci (in foto a destra). Ma non solo lui. Avanza anche il nome di Kim Jones di Fendi (in foto a sinistra), in una manovra che dovrebbe portare proprio Michele, scaduto il patto di non concorrenza con Kering, ad assumere la guida del brand romano (anch’esso di LVMH). A proposito di stilisti apprezzati e senza griffe, è libero Riccardo Tisci (in foto al centro). Mentre Moschino, causa la improvvisa e tragica scomparsa di Renne, dovrà trovare un nuovo direttore creativo.
Un posto in Givenchy
Sebbene LVMH non comunichi il fatturato dei singoli marchi, gli analisti ritengono che Givenchy non stia attraversando un periodo di forma brillante. Luca Solca ritiene che i ricavi della griffe possano essere al di sotto del livello del 2019. Fino all’annuncio del nuovo direttore creativo, le collezioni di Givenchy saranno disegnate dal team creativo interno. Business of Fashion avanza la candidatura di Sarah Burton per il dopo Williams. Ma si interroga anche sul futuro di Alessandro Michele e Riccardo Tisci.
Il futuro di Michele
MF Fashion osserva che è passato ormai un anno dalla separazione tra Michele e Gucci, quindi la clausola contrattuale sul patto di non concorrenza con Kering sarebbe scaduto. Lo stilista sarebbe libero di accettare le proposte, che di certo non mancano. A corteggiarlo sarebbe LVMH, ma per gli addetti ai lavori la proposta più convincente sarebbe quella di Fendi.
Il tetris degli stilisti
Quindi se Michele arriverà da Fendi, Kim Jones andrà altrove. A rivitalizzare Givenchy? È l’ipotesi di The Platform, che riporta anche l’indiscrezione secondo cui potrebbe essere Julien Dossena, attualmente in Paco Rabanne, ad approdare da Givenchy. (mv)
Foto dai social
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