Un mix unico di cultura, arte e stile che vita a una nuova dimensione, contemporanea e futuribile, di lifestyle. Ad aprile siamo stati a Seoul seguendo Lineapelle in una missione formativa, promozionale e di networking. Abbiamo capito perché Wallpaper Magazine ha eletto la capitale coreana a Top City del 2024 e perché è diventata un must per tutte le griffe del lusso. Ne è uscito un reportage che abbiamo pubblicato sull’ultimo numero del nostro mensile, La Conceria, del quale a questo link trovate il sommario a tutti i contenuti.
La Top City 2024
“La Corea del Sud – spiega Orietta Pelizzari, global fashion consultant di Lineapelle – ha cresciuto ed educato la generazione del futuro contemporaneo. Rispetto, curiosità, voglia di capire e apprendere. Condividere il lavoro come una vera passione. Precisione, organizzazione. Il tutto senza vergognarsi di essere anche frivoli”. In tutto ciò, “la cultura è la parola primaria, tanto che diventa il rito che permette di conoscere, capire e apprezzare un’esperienza ed un prodotto”.
Il valore di quello che non puoi comprare
Il senso dell’approccio coreano al retail sta nel fatto che, prima di tutto, conta l’esperienza che devi vivere in uno store. In Corea, ci spiega Chaty Lee (docente di Design Management presso Hongik University, nonché fondatrice e direttore creativo del brand Ekatrina New York), “riteniamo che qualcosa che non possiamo comprare abbia più valore”. Ecco perché, per esempio, nello store del brand supercool Ader Error c’è un astronauta appeso al soffitto dell’ingresso (e non solo, come scoprirete cliccando qui e leggendo l’articolo de La Conceria). Oppure, nella boutique di Gentle Monster, griffe coreana dell’occhialeria, ad accogliervi trovate delle gigantesche teste robotiche.
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