Anche Balenciaga si unisce al gruppo di marchi che ha aumentato i prezzi. Lo rivela il Luxury Pricing Tracker di Citi che monitora le variazioni di prezzo prendendo in esame 18 grandi marchi e 6 aree geografiche. In altre parole: Europa, Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Giappone ed Emirati Arabi Uniti). Paesi che rappresentano circa l’80% delle vendite del settore. Il Giappone emerge come mercato dove gli aumenti dei prezzi saranno più verosimili e visibili.
Anche Balenciaga ritocca i listini
Alla fine di febbraio, Balenciaga ha aumentato i prezzi di circa il 4% su un quarto del proprio assortimento. La griffe della scuderia Kering si unisce, così, a un limitato gruppo di marchi che ha deciso di aumentare i prezzi da gennaio a oggi. Infatti, la maggior parte dei brand ha lasciato i propri listini sostanzialmente invariati.
Sotto a chi aumenta
Il gruppo che ha ritoccato in alto i prezzi è formato da Chanel, Hermès, Prada a cui si è aggiunto anche Balenciaga. All’inizio di febbraio, come già scritto, Prada ha praticato un aumento del 4% su un quarto dell’offerta con focus su pelletteria, abbigliamento e accessori. Alla fine del mese di febbraio, la stessa percentuale di aumento (4%) è stata estesa al 45% circa delle collezioni. Chanel ed Hermès avevano aumentato i listini già a gennaio.
Frontiera giapponese
Secondo Citi, il Giappone (nella foto Shutterstock, una shopping street di Osaka) è il luogo dove fare shopping di lusso per sfruttare la debolezza della moneta locale, lo yen. Per questo motivo prevede che nel 2025 si assisterà a aumenti di prezzo vicini al 5-10%. Prada e Balenciaga hanno attuato rispettivamente aumenti del 4% e del 6% in Giappone alla fine di febbraio. Hermès aveva già fatto +10% a gennaio, mentre gli altri marchi hanno attuato ritocchi meno significativi. (mv)
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