Tanto tuonò che piovve. Burberry in crisi cambia CEO. Il marchio britannico del lusso ha nominato Joshua Schulman nuovo CEO. Prende il posto, con effetto immediato, di Jonathan Akeroyd che lascia l’azienda di comune accordo con il CdA. Burberry ha anche comunicato le vendite retail del suo primo trimestre 2024 (aprile-giugno). Ammontano a 458 milioni di sterline, -22% a cambi attuali e -20% a cambi costanti.
Tanto tuonò che piovve
Burberry cambia il timoniere dopo un primo trimestre deludente. Via Jonathan Akeroyd, che lascia il posto all’ex CEO di Michael Kors e Coach Joshua Schulman, 52 anni. Dal 2007 al 2012, Schulman ha guidato Jimmy Choo a Londra. La nomina di Schulman conferma le indiscrezioni circolate da alcuni mesi su un possibile cambio del CEO voluto soprattutto dal presidente di Burberry, Gerry Murphy.
Risultati deludenti
“I risultati del primo trimestre sono deludenti – esordisce Murphy -. Ci siamo mossi rapidamente con la nostra transizione creativa in un mercato del lusso che si sta rivelando più difficile del previsto. La debolezza che avevamo evidenziato all’inizio dell’anno fiscale 2025 si è accentuata. Se l’attuale tendenza dovesse persistere nel secondo trimestre (luglio-settembre), prevediamo di registrare una perdita operativa nei primi sei mesi”. La maison britannica ha, inoltre, deciso di sospendere il pagamento dei dividendi per l’anno fiscale 2025, al fine di mantenere un bilancio solido e la capacità dell’azienda di investire.
Vacilla anche Daniel Lee?
Akeroyd aveva puntato a raggiungere a lungo termine vendite pari a 5 miliardi di sterline, vendendo più articoli di pelletteria, scarpe e accessori ad alto margine, come le borse Rocking Horse. Soprattutto, aveva cercato di enfatizzare la “Britishness” per elevare il posizionamento del marchio. Schulman proseguirà su questa strada o si dirigerà nella direzione opposta? Confermerà i 400 licenziamenti annunciati nei giorni scorsi? Domande legittimi, come legittimo è un dubbio: con il cambio del CEO sta vacillando anche la poltrona di direttore creativo di Daniel Lee? Le prime parole di Schulman, di estrema (e doverosa) circostanza sembrano allontanare questa possibilità. “Sono profondamente onorato di unirmi a Burberry in qualità di CEO – si legge sulla pagina LinkedIn del brand -. Burberry è uno straordinario marchio di lusso, tipicamente britannico, che unisce tradizione e innovazione in parti uguali. (…) Non vedo l’ora di lavorare al fianco di Daniel Lee e dei nostri team”. L’obiettivo: scrivere “il prossimo capitolo della storia di Burberry”. (mv)
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