Il primo trimestre dell’anno fiscale porta in dote a Tiffany diverse buone notizie: gli utili (142 milioni di dollari) crescono del 53%, gli utili per azione sono andati ben oltre le aspettative degli analisti (1,14 dollari contro gli 83 centimetri), così come i ricavi (+15% per circa 1 miliardo). I risultati del primo trimestre, riporta il Sole 24 Ore, autorizzano i piani alti della griffe statunitense ad aspettarsi a fine anno la crescita delle vendite, fin qui pronosticata intorno al 5%, intorno al 10%. Mentre il ceo, l’italiano Alessandro Bigliolo, raccoglie i risultati della riforma della distribuzione, per il direttore creativo Reed Krakoff la vera sfida inizia ora. Come scrive Bloomberg, per replicare il successo eseguito con Coach, trasformato in un gigante della pelletteria da 5 miliardi di dollari, il designer deve dimostrarsi in grado di attirare i giovani consumatori e dare una rinfrescata all’immagine della griffe. Come? Centrando la strategia, come fanno molti competitor, nella maggiore frequenza delle uscite e nell’ampliamento della gamma dell’offerta. Dal momento che Krakoff è stato da poco nominato responsabile del Lifestyle, vale a dire il dipartimento dove rientrano home e pelletteria. Per lui, insomma, una chiamata a dare il massimo dove sa fare meglio: le borse.
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