La famiglia Della Valle non ha ancora preso una decisione se procedere o meno con il delisting del titolo, dopo il recente flop dell’operazione finanziaria. Lo ha dichiarato, durante la conference call con gli analisti, il direttore finanziario del Gruppo Tod’s, Emilio Macellari. Il quale si aspetta una decisione entro la fine dell’anno. E ha aggiunto che la famiglia vuole mantenere un approccio friendly nei confronti del mercato. Il tutto, mentre il gruppo marchigiano ha presentato il resoconto finanziario dei primi nove mesi 2022 le cui vendite hanno superato le attese degli analisti.
Dal flop all’incognita delisting
Nel comunicato in cui vengono diffusi i dati e il commento di Diego Della Valle non c’è nessun riferimento al mancato delisting e alle prossime operazioni in tal senso. Macellari, però, ha rivelato che la famiglia Della Valle sta ancora valutando se andare avanti con il delisting del titolo dalla Borsa di Milano attraverso la fusione di Tod’s nella sua holding di riferimento. Decisione che è attesa entro la fine dell’anno, come riporta Reuters.
Intanto i conti volano
Il fatturato consolidato del Gruppo Tod’s, nel periodo gennaio-settembre, ammonta a 724,9 milioni di euro, +16% a cambi correnti ai primi nove mesi 2021 e +7% rispetto al 2019. Il fatturato è superiore alle previsioni di mercato. Per quanto riguarda i marchi, a cambi correnti, le vendite di Tod’s sono cresciute del 23%. Roger Vivier piazza il +11%, Hogan il +9%, Fay il +7%. L’unico mercato in flessione è la Cina: -6%.
Strategia omnichannel
Per Diego Della Valle i risultati sono “molto buoni e confermano l’efficacia della nostra strategia”. L’imprenditore marchigiano elenca, quindi, gli obiettivi futuri. In altre parole: crescita dei ricavi e “sviluppare e dare visibilità ai singoli marchi, aumentando il loro valore patrimoniale e, quindi, quello di tutto il gruppo”. La crescita organica arriverà “migliorando le performance della rete distributiva” con “massima attenzione allo sviluppo dell’e-commerce e, più in generale, della strategia omnichannel”,
“Abbiamo molti giovani”
Negli ultimi mesi si è molto parlato del fatto che per molte aziende le preoccupazioni maggiori non arrivano dalle vendite quanto dalla produzione, per garantire la qualità dei propri prodotti. Il ricambio generazionale, in questo caso, diventa un aspetto chiave. “Per quanto riguarda l’aspetto produttivo, possiamo fare affidamento su un’importante realtà consolidata negli ultimi decenni, che ci permette di avere i migliori artigiani e molti giovani che vogliono intraprendere questo lavoro”. (mv)
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