Tempi duri per Sonia Rykiel. La maison è entrata in Amministrazione Controllata e ricerca un investitore o un acquirente. Fondato nel 1968 dall’omonima stilista, scomparsa nell’agosto 2016 all’età di 86 anni, il marchio è stato acquistato nel 2012 dal fondo di investimento cinese Fung Brands (ora First Heritage Brands), holding della famiglia Fung di Hong Kong che possiede anche Delvaux e Clergerie. Il fondo cinese non è riuscito a sviluppare le attività del marchio, nonostante abbia sostituito la sua direzione creativa due volte, prima di creare un piano di ristrutturazione nel 2016. Nel 2018, riporta Les Echos, il fatturato di Sonia Rykiel è sceso a 35 milioni di euro (contro gli 80 milioni del 2012), con oltre 30 milioni di perdite operative e uno staff ridotto a 150 persone in Francia. Il nuovo ceo Perry Oosting ha dovuto effettuare un nuovo taglio delle spese e ha chiuso i negozi non redditizi in Lussemburgo, Belgio, Inghilterra e Stati Uniti, mercati dove il marchio è presente con store multibrand. Tra i motivi della crisi, il fatto che il brand non è riuscito a rinnovare il target dei clienti, che ha una media di 50 anni, e che gli accessori generano solo tra il 15% e il 20% dei ricavi, troppo poco in confronto ai marchi di lusso più importanti. L’Amministrazione Controllata permette al brand di non interrompere l’attività alla ricerca di una soluzione: l’arrivo di un investitore, di un compratore o la cessione in licenza del brand. Tempo a disposizione: 2 mesi. (mv)
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