L’abbattimento delle barriere di comunicazione tra consumatore e lusso. Il successo esplosivo grazie ai Millennials. L’esperienza di Gucci ArtLab in cui si fondono artigianato e tecnologia. E tanto altro. Marco Bizzarri, presidente e CEO di Gucci, ha spiegato il successo della “sua” griffe in una intervista rilasciata a Christian Rocca, nell’ambito dell’iniziativa editoriale Polimoda Duets, diffusa sui canali social della fashion school fiorentina. Eccone una sintesi.
“Non cresceremo così per sempre”
Il CEO di Gucci non si aspetta di proseguire nei prossimi anni nella crescita vertiginosa degli ultimi bilanci: “Non è realistico crescere del 40% ogni anno” ha affermato, sottolineando come il rischio sia una componente importante per una casa di moda che nel tempo è sempre soggetta a fluttuazioni. “Gucci sta mettendo le basi per una crescita solida negli anni”.
Perché Gucci cresce
Alla base della crescita della “doppia G” c’è il dialogo che il direttore creativo Alessandro Michele ha saputo instaurare con i giovani, “distruggendo le barriere del lusso”. In questo modo, spiega Bizzarri, “i clienti di Gucci sono radicalmente cambiati negli ultimi 4-5 anni e ora siamo fortemente dipendenti dai Millennials che sono interconnessi con i prodotti”. Bizzarri ha affermato che Gucci è stata in qualche modo “fortunata” a cambiare in un periodo in cui l’industria del fashion era “abbastanza assonnata“.
La nostra forza è il prodotto
Cambiamenti che hanno coinvolto anche la produzione, come dimostrano le “sperimentazioni” di Gucci ArtLab e Gucci Garden. “Gucci Art Lab è il primo esperimento del genere per scarpe e borse nel campo della moda” ha spiegato ponendo l’accento sul connubio tra abilità manuali degli artigiani e le più moderne tecnologie disponibili sul mercato. (mv)
Immagine tratta dal profilo Facebook Polimoda