Tutto quello che serve a Valentino per conquistare la Cina

Tutto quello che serve a Valentino per conquistare la Cina

“La sfida più urgente in Cina? Svelare il nostro heritage storico permettendo al nostro marchio di essere conosciuto” molto di più di quanto lo sia ora. Ad affermarlo a Jing Daily è Jacopo Venturini (nel riquadro a sinistra), da giugno 2020 CEO di Valentino. Tra digitale, sostenibilità ed espansione della rete delle boutique, Venturini sta cercando di potenziare il marchio sul mercato di Pechino, poiché, prima di Covid e prima del suo incarico, “il focus cinese era sottostimato”. Ecco, allora, che per la griffe, l’approccio di Valentino per conquistare la Cina sale di livello, acquista necessità e diventa “strategico, cauto e umile”. Il tutto, basandosi sul concetto “client first”.

Conquistare la Cina

La prima mossa cinese di Venturini è stata, a dicembre 2020, l’apertura della mostra Re-Signify a Shanghai (nella foto): un’esperienza che ha unito business e creatività. Ora il progetto si sposterà a Pechino per poi partire per un tour mondiale. “Al momento non abbiamo una presenza strategica nelle città chiave” spiega a Jing Daily il CEO di Valentino, illustrando, poi, il programma di opening. In altre parole: Shenzhen entro il 2022, Wuhan entro il 2023 “e stiamo anche valutando di rafforzare la nostra presenza in città chiave come Chengdu e Guangzhou”. Il tutto, perché la Cina “rappresenta un’incredibile opportunità. È sempre stato uno dei mercati che esprime più vibrazioni dinamiche che stimolano l’ispirazione e il progresso”.

 

 

Recuperare il ritardo

Consapevole del ritardo cinese di Valentino, Venturini spiega che la strategia di recupero della griffe non sarà aggressiva, ma basata su “un approccio cauto e umile. Il nostro desiderio è prima di tutto quello di trasmettere la nostra storica eredità e il forte legame tra la nostra storia e i tempi attuali. Nel complesso, il nostro approccio in Cina e nel mondo è completamente centrato e personalizzato direttamente per e intorno al cliente” afferma il manager.

Digitale e sostenibilità

Venturini parla anche di digitale e sostenibilità. La penetrazione online sulle vendite totali di Valentino è passata dal 5% del 2019 al 15% del 2020 ed è ancora in aumento. “Secondo me la tecnologia è un elemento fondamentale – dice – che può aiutarci a essere più veloci, più intelligenti e, in questa era post-pandemia, ad essere più vicini come community. Detto questo, credo che il tocco umano sia fondamentale anche nel guidare la tecnologia. Venturini chiude parlando di sostenibilità: “Dovrebbe andare di pari passo con l’etica. Non è qualcosa che puoi abbracciare con un grande balzo”. (mv)

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×