Non passa giorno senza che da Burberry, storica griffe del lusso inglese, giungano notizie di qualche stravolgimento nel management o di ipotetiche soluzioni per risollevare i conti, non ultima quella di togliere al direttore creativo Christopher Bailey la carica di ceo, assunta nel 2013, quando se ne andò Angela Ahrendts. Ultimo, ennesimo abbandono, quello annunciato venerdì scorso. Il direttore operativo John Smith ha lasciato la carica. Motivazione: quella che ormai è diventata una frase fatta in questa circostanza, “lascia per intraprendere nuovi progetti personali”. L’abbandono di Smith apre scenari complessi per Burberry, poiché arriva nel momento in cui la griffe pareva orientata ad affiancare un manager “finanziario” a Bailey, per ridurne le incombenze e farlo tornare a occuparsi (quasi esclusivamente) di stile.
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