Lusso sempre più Cina-dipendente? La risposta, quasi ovvia, arriva da Dior che, per la prima volta nella sua storia, lancia oggi una intera capsule collection dedicata al Singles’ Day, in calendario a Pechino l’11 novembre 2020. Non solo: è anche la prima volta che una top maison del lusso compie questa scelta. Il Singles’ Day, del resto, è una ghiotta occasione per conquistare fette di mercato nel paese della Grande Muraglia. Per cui, la domanda sorge spontanea: le altre griffe seguiranno l’esempio di Dior?
La prima volta di Dior
Il 13 ottobre 2020 Dior ha annunciato sul proprio account ufficiale WeChat (nella foto) il lancio della capsule collection realizzata per il Singles’ Day cinese. Oltre a gioielli, cinture e un paio di espadrillas della cruise collection, la collezione comprende borse in edizione limitata “in morbida pelle di agnello“. E caratterizzate dall’iconico motivo Cannage e da impunture con il classico logo Christian Dior. Secondo Jing Daily, l’iniziativa di Dior “è un’ulteriore scommessa sull’importanza dei canali digitali cinesi”. La griffe controllata da LVMH, però, non si appoggerà al canale web TMall (che nel 2009 ha dato vita a questa festa), ma userà le proprie boutique e il suo profilo WeChat ufficiale. Una scelta agevolata anche dagli 83,6 milioni di visualizzazioni che la sua collezione estiva 2021 ha totalizzato in Cina nelle ultime settimane.
Il Singles’ Day
La festa del “double eleven” è un’occasione da non perdere per tutti i marchi di moda, lusso (ovviamente) compreso. I numeri sono, infatti, astronomici. Nel 2019 l’11.11 si è chiuso con vendite per 268,4 miliardi di yuan, il +25% rispetto al 2018. Un record che potrebbe essere battuto quest’anno sulla spinta della revenge spending. I brand del lusso offriranno semplicemente sconti per fare cassa e alleviare le perdite subite negli altri continenti? Oppure, come Dior, coglieranno l’opportunità per radicarsi ancora di più nel mercato cinese? (mv)
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