I primi nove mesi 2019 mettono in luce una condizione di up & down finanziario per Ferragamo. In sintesi. Il terzo trimestre fiscale si è chiuso con vendite negative. Il che, per ragioni soprattutto esogene, interrompe il trend (finalmente) positivo verificato nel primo semestre dell’anno. Positività che, però, è confermata dalla crescita nei primi nove mesi 2019.
I nove mesi
Salvatore Ferragamo ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con ricavi per 994 milioni di euro. L’aumento su base annua è del 2,3% a cambi correnti e dell’1,9% a cambi costanti rispetto allo stesso periodo 2018. Il risultato è in linea con le attese degli analisti secondo il sondaggio Reuters. L’utile netto ammonta a 65 milioni di euro: -0,5% rispetto allo stesso periodo del 2018.
Terzo trimestre
Nel terzo trimestre 2019 i ricavi di Ferragamo hanno registrato una diminuzione del 2,9% (-3,6% a cambi costanti). A pesare negativamente è stata la situazione di Hong Kong. Qui, si legge nella nota della maison fiorentina, “le vendite retail sono scese a cambi costanti del 45% rispetto al terzo trimestre del 2018”. Ferragamo prevede “che il rallentamento dei ricavi e dei margini operativi registrato nel corso del terzo trimestre 2019 possa proseguire nell’ultima parte dell’anno”. Tuttavia, la strategia della società non cambierà. “Ci aspettiamo un 2019 in linea o poco superiore al consensus” ha detto il direttore finanziario della griffe, Alessandro Corsi, durante la conference call.
Il peso di Hong Kong
“L’ex colonia britannica – spiega Micaela Le Divelec, numero uno di Ferragamo – pesa per circa il 6% sulle vendite medie del settore lusso e nel breve periodo registrerà una forte contrazione. Ma nel medio termine dovrebbe stabilizzarsi a circa la metà del fatturato che veniva incassato prima delle proteste”. Il mercato cinese, invece, crescerà del 20%. (mv)
Immagini tratte da ferragamo.com
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