Un miliardo di euro di ricavi “nel breve termine”. Secondo L’Economia, Jonathan Akeroyd, dal 2016 ceo di Versace, è sicuro di poter entrare presto nel circolo delle griffe dal fatturato superiore al miliardo. A rincuorare il manager è la spinta alle vendite dell’ultimo anno: +18% sui 686 milioni di euro del 2016, con gli accessori a rappresentare il 25% dei ricavi e le calzature il 21%. Lo sviluppo della griffe passa anche dalle sinergie. Dalle colonne dello stesso inserto economico del CorSera, ripensando al mancato merger con Gucci valutato negli anni ’90 dal compianto Gianni, Donatella Versace spiega di avere “relazioni molto belle con altri stilisti italiani e non, da Alessandro Michele a Pierpaolo Piccioli. Se ci fossero i presupposti di creare un dialogo migliore, non sarei sicuramente un ostacolo”. A proposito della fila alla porta del Billion Dollar Club, Versace è in buona, anzi ottima, compagnia. Lo scorso inverno Cédric Charbit, ceo di Balenciaga, spiegava al Financial Times di avere quota 1 miliardo (di euro) nel mirino. Parlando con Fashion Network, allo stesso modo il ceo del gruppo Kors, John Idol, si diceva sicuro che l’ingresso nel Billion Dollar Club in tempi rapidi è alla portata anche di Jimmy Choo.
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