Vertigine LVMH: moda e pelletteria valgono 21 miliardi in 6 mesi

Vertigine LVMH: moda e pelletteria valgono 21 miliardi in 6 mesi

Più Cina (e Asia: +34%) e meno USA (-1%). Le vendite di moda e pelletteria che riescono, comunque, a crescere a un ritmo vertiginoso: +21% da aprile a giugno 2023 rispetto al secondo trimestre 2022. Nel primo trimestre la crescita era stata del 18%. Louis Vuitton, Christian Dior, Celine, Loro Piana, Loewe e Marc Jacobs sono stati i marchi più performanti. Morale: l’egemonia di LVMH non accenna a perdere di intensità.

Moda e pelletteria valgono 21 miliardi

La divisione Fashion & Leather Goods di LVMH ha registrato una crescita organica dei ricavi del 20% nel primo semestre del 2023. Il fatturato è stato di 21,1 miliardi di euro, esattamente la metà di quello complessivo del gruppo. Nel solo secondo trimestre, i ricavi sono aumentati del 21% a livello comparabile. Una percentuale leggermente superiore rispetto al +20% previsto dagli analisti citati da Reuters.

Il totale trimestrale

Nel secondo trimestre 2023, le vendite totali di LVMH sono state di 21,2 miliardi di euro, con un aumento del 17%, grazie al forte rimbalzo in Cina che ha contribuito a compensare il calo negli USA. Questo aumento è stato leggermente migliore delle aspettative degli analisti ferme al +16%, secondo un consenso di Visible Alpha. Nel semestre il fatturato totale è stato di 42,2 miliardi di euro, in crescita del 17% a livello comparabile.

 

 

Molto soddisfatti della Cina

Durante la conference call con gli analisti, il CFO di LVMH, Jean-Jacques Guiony, ha detto di essere “molto soddisfatto” del rimbalzo in Cina. Ha dichiarato che i cinesi acquistano sempre più spesso al di fuori del loro Paese, ma nei mercati asiatici. L’Europa sta assistendo a un graduale ritorno di turisti cinesi facoltosi, ma oggi non è possibile prevedere quando torneranno ad affollare Parigi o Milano (fonte Bloomberg).

Cosa succede negli USA

Guiony ha spiegato che il rallentamento negli Stati Uniti (unico mercato in calo) ha colpito in particolare i clienti aspirazionali, che hanno speso meno per i prodotti di lusso entry level. Un aspetto che si è verificato nelle città più piccole. Anche le vendite online hanno registrato una frenata.

Il revenge buying è finito

“L’umore globale – ha commentato Guiony – non è quello del revenge buying visto nel 2021 e nel 2022. Quindi stiamo parlando più di normalizzazione che di altro”. Un commento che ha trovato il consenso di molti analisti, i quali vedono il lusso dirigersi verso la stabilità dopo anni di crescita stellare. In altre parole: la domanda si sta normalizzando dopo l’euforia post-pandemia. (mv)

Nella foto, tratta da louisvuitton.com, l’ultima campagna della Capucines Bag griffata Louis Vuitton, protagonista Zendaya

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