Viard lascia la direzione di Chanel: ecco i possibili successori

Viard lascia la direzione di Chanel: ecco i possibili successori

Virginie Viard lascia la direzione di Chanel. La voce, da un po’ in circolazione, trova conferma. Malgrado appena 15 giorni fa la CEO della maison, Leena Nair, ne abbia lodato il lavoro, soprattutto nei termini delle vendite. Evidentemente non sono bastati i 12,4 miliardi di dollari incassati dalla holding dei fratelli Wertheimer come dividendi di Chanel negli ultimi tre anni. Ora è caccia al successore.

Viard lascia la direzione di Chanel

Nel mese di maggio Bruno Pavlovsky, presidente della moda di Chanel, ha cercato di mettere in sordina i rumors sulla partenza di Viard. Il 21 maggio Business of Fashion ha pubblicato un’intervista a Nair, dove la CEO esaltava il lavoro di Viard in termini di vendite. Nella serata di ieri mercoledì 5 giugno, Chanel ha invece confermato il divorzio con la stilista, dal 1987 all’interno della maison e che dal 2019, dalla morte di Karl Lagerfeld, ha assunto il ruolo di direttrice creativa. I detrattori di Viard parlano di una diminuzione sia dell’autorevolezza delle sfilate che della sontuosità del marketing. Inoltre, il marchio è sembrato piuttosto ondivago sui focus dei suoi eventi. Sui social, Chanel, in passato intoccabile, ha raccolto diverse lamentele per lo stile in passerella, ma anche per la qualità dei suoi prodotti, i cui prezzi sono saliti alle stelle.

I papabili successori

Una nuova organizzazione creativa “sarà annunciata a tempo debito”, dicono da Chanel a Business of Fashion. La sedia di Viard è diventata traballante quando i rumors hanno indicato Hedi Slimane in uscita da Celine con probabile destinazione Chanel. Altri stilisti di grido sul mercato sono l’ex direttore creativo di Valentino, Pierpaolo Piccioli, l’ex stilista di Alexander McQueen, Sarah Burton, e l’ex designer di Burberry Riccardo Tisci. Ma Chanel potrebbe propendere per un nome low profile.

 

 

I risvolti economici

Solitamente, i brand intervengono sulla direzione creativa quando i risultati attesi in termini di vendite non rispecchiano quelli attesi. Eppure, la holding dei fratelli Wertheimer (Alain, 75 anni, e Gerard, 72) con sede nelle Isole Cayman incasserà da Chanel un dividendo record di 5,7 miliardi di dollari per il 2023. Ciò va ad aggiungersi agli 1,7 miliardi del 2022 e i 5 miliardi del 2021. Per un totale di 12,4 miliardi in tre anni. Certo, come scriveva Forbes i risultati non tengono il passo di Louis Vuitton ed Hermès. Ma di certo nono sono scadenti. Bloomberg nota che i Wertheimer traggono vantaggi fiscali da una duplice schermatura. Da un lato le Isole Cayman, dove ha sede la holding familiare, non impongono tasse sui dividendi per le imprese locali. Mentre il Regno Unito, dove ha sede Chanel, in genere non impone ritenute alla fonte sui dividendi pagati da un’azienda britannica a un’altra all’estero. (mv)

In foto (Shutterstock) Viard con il suo mentore e predecessore, Lagerfeld

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