Le griffe del lusso non hanno più la smania di ritoccare i listini. Dall’inizio dell’anno fino ad oggi solo tre marchi hanno aumentato i prezzi: Hermès, Chanel e Prada. Lo rivela il Luxury Pricing Tracker di Citi che monitora le variazioni di prezzo di 18 grandi marchi in 6 aree geografiche.
Hermès e Chanel non mollano
Nella prima metà di gennaio era stato Hermès ad aumentare i prezzi in media del 6-7%, riflettendo la sua decisione di assorbire l’inflazione dei costi di produzione e i cambi sfavorevoli in maniera più decisa rispetto al passato. Nei primi 15 giorni di febbraio ci sono stati solo due marchi (senza considerare gioielleria e orologeria) che hanno deciso di praticare aumenti di prezzo. Uno è Chanel: +5% su circa il 20% dell’assortimento. Negli anni scorsi Chanel è stato il più aggressivo nella politica di pricing. Ed è stato il marchio che più degli altri ha ritoccato i listini con continui aumenti. Una strategia che, dunque, sembra destinata a proseguire.
Anche Prada aumenta
L’altro marchio che ha deciso di aumentare i prezzi è Prada. L’aumento rilevato è pari a circa il 4% su un quarto dell’offerta. Questa decisione potrebbe essere considerata come una sorpresa. Soprattutto alla luce della parole del suo CEO Andrea Guerra che, tre mesi fa, diceva che “l’aumento dei prezzi è il fallimento più totale del nostro lavoro”. “Oltre a Prada e Chanel, gli aumenti di prezzo nel soft luxury sono stati relativamente scarsi quest’anno” sottolinea Citi.
Più prodotti entry-level
Griffe a parte, c’è un particolare mercato che attira aumenti di prezzo. È il Giappone. Per gli analisti di Citi è “ancora l’hotspot per la spesa turistica grazie alla debolezza dello yen. E probabilmente quest’anno vedrà aumenti dei prezzi quasi a due cifre”. In merito ai prossimi passi del lusso, invece, Citi scrive: “Ci aspettiamo che i marchi del lusso colmino il vuoto creato da anni di aumenti di prezzo rafforzando l’offerta di prodotti entry-level e riequilibrando l’architettura dei prezzi”. Vuoto che ha separato il settore dai consumatori aspirazionali. E sono circa 50 milioni, secondo Bain, i clienti persi dal lusso nel 2024. Verranno riportati a bordo quest’anno? (mv)
Immagini Hermès e Prada
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