Stop aumento prezzi? Ma neanche per sogno! Secondo il Luxury Pricing Tracker di Citi, dagli inizi di gennaio solo Hermès e Omega hanno ritoccato i listini in modo significativo. Ma altri brand dello stesso posizionamento seguiranno l’esempio “nelle prossime settimane”.
Fine aumento prezzi mai
Il Luxury Pricing Tracker di Citi monitora gli aumenti di prezzo in un ampio assortimento di prodotti di 18 marchi e 6 aree geografiche chiave (Europa continentale, Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Giappone ed Emirati Arabi). Sotto controllo c’è dunque circa l’80% delle vendite del settore. Cosa è emerso? Che solo due marchi hanno aumentato i prezzi in modo significativo nelle prime settimane dell’anno: Hermès e Omega con un +5% medio. La maison francese ha applicato l’incremento sul 38% dell’offerta monitorata e in maniera geograficamente trasversale. Fa eccezione il Giappone, mercato per il quale Citi prevede un aumento a due cifre nel mese prossimo.
La posizione di Hermès
Gli analisti scrivono che “per Hermès si è trattato di un aumento ampiamente previsto” dopo i ritocchi del +4% (2022), +7% (2023) e +9% (2024). Inoltre, spiega ancora la banca d’affari, gli aumenti di prezzo sono stati leggermente superiori per gioielleria e accessori rispetto a pelletteria, abbigliamento e orologi. Sappiamo che, per tante ragioni, Hermès gioca un campionato a parte nel settore del lusso. E ha un potere di determinazione dei prezzi molto più forte di qualsiasi altra griffe. Ma il Luxury Pricing Tracker di Citi ci dice che “mentre circa il 90% dei marchi monitorati non ha implementato modifiche sostanziali dei prezzi nella prima settimana di gennaio, prevediamo potenziali aumenti dei prezzi nelle prossime settimane”. Dunque, gli aumenti non sarebbero finiti ma anzi alle porte.
Non ascoltano
Eppure da più parti si invoca il riequilibrio tra prezzi e offerta (cit. Brunello Cucinelli, ma anche Diego Della Valle e Claudio Marenzi). Mentre i sondaggi di mercato registrano la stanchezza del pubblico verso rincari – frequenti e costanti – ormai indigesti. I ritocchi, però, non si fermano. Quindi tutti i discorsi di manager, dirigenti e analisti sono parole al vento? Se gli aumenti previsti da Citi diventeranno realtà, la risposta è pleonastica. Omega, che produce orologi, ha aumentato i prezzi, si legge nel report, per “riflettere l’inflazione del prezzo dell’oro”. Ma le griffe della moda? (mv)
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