Festa grande a Rio de Janeiro. Nel mese di ottobre l’export di pelli finite e semilavorate è aumentato del 2,3% in valore su base annua, con ricavi attestati a 161,9 milioni di dollari (circa 152,2 milioni di euro). Stando ai dati comunicati dal Ministero dello Sviluppo e dell’Industria, le vendite estere nello stesso mese sono calate del 10% in volume. Ma per José Fernando Bello (nella foto), presidente dell’associazione brasiliana dei Conciatori (CICB), il risultato rimane comunque positivo: se nei primi 10 mesi dell’anno l’export di pelli brasiliane ha rallentato in maniera significativa (-12% in valore rispetto al 2015), la ripresa del mercato a ottobre può essere la premessa di un ritorno alla crescita. Continua ad affondare, invece, l’area pelle pakistana. Nel primo trimestre del nuovo anno fiscale (luglio-settembre) l’export delle concerie di Islamabad è crollato del 25% in volume e del 12% in valore: il fatturato estero è stato di 85,5 milioni di dollari (80,4 milioni di euro) per 3,4 milioni di metri quadri di pelli finite. Non hanno fatto di meglio i prodotti finiti. Le calzature (2,6 milioni di paia) sono stabili, mentre gli accessori sono in calo dell’8% in valore. (rp)
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