Un maggio positivo per la carne argentina. Nel corso del mese gli impianti argentini di lavorazione della carne hanno trattato 1,15 milioni di bovini. Vale a dire il 2,9% in più rispetto al mese precedente e addirittura il 12,4% su base annua. A sostenere la ripresa è il ritorno all’acquisto dei clienti di ogni canale, a partire dai ristoranti e alberghi fino poi al consumo quotidiano. I prezzi di tutti i tagli hanno registrato un incremento nel corso degli ultimi 12 mesi. Nel complesso, il consumo medio annuo di carne per persona è cresciuto dell’1,9% in un anno.
Un maggio positivo
CICCRA (Cámara de la Industria y Comercio de Carnes) ha diffuso i dati sulla produzione di carne rossa a maggio, quando i macelli argentini hanno lavorato 1,15 milioni di bovini. Nel mese è aumentata la macellazione di capi femminili, che rappresentano il 47,4% del totale. Vale a dire uno dei dati più elevati di sempre. Complessivamente, nei primi cinque mesi del 2022 gli impianti argentini hanno trattato 5,345 milioni di capi. Il valore rappresenta il +1,6% su base annua. In termini di peso, i macelli argentini hanno lavorato a maggio 267.300 tonnellate di carne bovina.
Le dinamiche
A sostenere tale andamento è la ripresa dei diversi canali, in particolare il ritorno alla normale attività di ristoranti e alberghi. Tuttavia, l’aumento degli acquisti riguarda tutti i tagli di carne. Il quadro tracciato da CICCRA mostra come a sostenere la ripresa del settore sia soprattutto il mercato interno. Nei primi 5 mesi del 2022, infatti, le esportazioni sono arrivate a 334,5 mila tonnellate, vale a dire in calo dell’8,9% rispetto all’anno scorso. Parallelamente il mercato interno è cresciuto dell’8,7%. (art)
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