USDA, il Dipartimento degli Stati Uniti per le Politiche Agricole, dà i numeri per il 2018. E prevede che l’anno venturo sorriderà a due grandi produttori sudamericani di carni rosse: Brasile e Argentina. Iniziamo dal Paese verde-oro, che di recente ha incassato, dopo tre mesi, l’alleggerimento del veto sull’import di proteine animali proprio dagli States. Secondo USDA, l’export di carni da Brazilia nel 2018 aumenterà del 2,5%, soprattutto grazie al buon risultato delle bovine (+6%). Nel 2018, a fronte di una produzione in crescita (outlook a 9,7 milioni di tonnellate metriche, per una progressione di oltre 2 punti percentuali), saranno 1,9 i milioni di tonnellate metriche di carne stipate in container e inviate all’estero. La zootecnia brasiliana trarrà giovamento tanto dalla ripresa del mercato domestico, quanto dalle missioni del governo per favorire nuove rotte commerciali. Secondo Washington anche l’Argentina va incontro a un futuro roseo. Le previsioni di USDA dicono che nel 2017 l’export di carne rossa supererà le aspettative di oltre 70.000 tonnellate, cogliendo il miglior risultato dal 2009 a oggi. Se il trend dovesse confermarsi nel 2018, il volume delle esportazioni di Buenos Aires scavalcherebbe quello del Messico, riportando il Paese nella top ten mondiale degli esportatori di carne.
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