Argentina, prezzo della carne alle stelle. E il governo corre ai ripari. Durante le prime 3 settimane di marzo 2020 i listini hanno registrato un incremento del 12% rispetto a febbraio. Un aumento significativo, che si aggiunge al +6% di febbraio su gennaio. Una situazione che coinvolge anche la materia prima conciaria e preoccupa le autorità. Le quali hanno disposto l’obbligo di pubblicazione del prezzo giornaliero di carne e pelle.
Il prezzo della carne schizza alle stelle
Dopo gli incrementi di febbraio e marzo gli addetti ai lavori attendono di capire cosa accadrà nelle prossime settimane. Secondo Alberto Williams di Asociación de Propietarios de Carnicerías, come riporta Páginal12, “i prezzi dovrebbero iniziare a scendere perché c’è più offerta, ma meno domanda dall’estero“. Altri operatori del settore prevedono, invece, un’ulteriore crescita del 7%. Tra i motivi di quest’ultima: la tensione tra allevatori e conciatori. I macelli accusano le concerie di aver interrotto l’acquisto di pellame grezzo. Ciò comporta maggiori costi di gestione per i macelli. Che lo scaricano sul prezzo della carne. Tanto che le autorità nei giorni scorsi hanno ordinato ad alcune aziende del settore conciario di ricominciare a ritirarle.
L’intervento del governo
Conseguenza: il governo di Buenos Aires ha stabilito che tutti i valori relativi al prezzo della carne e della pelle grezza devono essere resi pubblici una volta alla settimana. Una misura adottata proprio in risposta alle lamentele dei consumatori sull’aumento dei prezzi. Anche i macellai hanno protestato, rifiutandosi lunedì 30 marzo di aprire i propri negozi.
Leggi anche: