La crisi scaturita dalla pandemia di Coronavirus soffoca il mercato. E così in Argentina il governo argentino sospende per 60 giorni le imposte sull’export di pelli. Come riporta la rivista Super Campo, il provvedimento è stato pubblicato sul Boletino Oficial martedì 23 ed è da subito operativo. Le autorità rendono noto che, al termine dei due mesi, le imposte torneranno in vigore. E gli operatori della filiera della carne, che hanno i magazzini pieni di materia prima conciaria, già storcono il naso: la finestra è troppo breve per avere effetti commerciali.
Imposte sull’export di pelli
Le premesse, dicevamo, sono nello stop del mercato interno e delle esportazioni. Stop che, oltretutto, comporta “l’accumulazione delle pelli presso i macelli, con conseguenze ambientali e sanitarie indesiderate – recita il testo pubblicato in gazzettino –, che mettono a repentaglio la prosecuzione delle attività”. Per FIFRA, sigla che rappresenta i macelli argentini, due mesi sono pochi, dicevamo. Il presidente Daniel Urcía saluta con favore la misura, “richiesta dall’inizio del lockdown”. Ma, dalle colonne di Super Campo, ribadisce: “Chiederemo che il provvedimento sia esteso a un anno, perché 60 giorni in termini commerciali sono pochi”.
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