La scarsità di precipitazioni frustra gli sforzi australiani per il rafforzamento del patrimonio bovino. In altri termini, la siccità (si teme un’estate terribilmente secca) spingerà gli allevatori a rinunciare al proprio bestiame. La proiezione è che a fine 2018 le macellazioni saranno il 4% in più su base annua. Sono le valutazioni di MLA – Meat & Livestock Australia, sulla base dell’andamento del primo trimestre dell’anno. L’aspettativa è che nei 12 mesi i conferimenti raggiungano 7,48 milioni di capi. Le cattive notizie per gli allevatori australiani non finiscono qui: MLA teme che l’eccesso di produzione statunitense possa condizionare il mercato domestico della carne.
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